Projects

Talent Garden ArtWorks#3

Errare

Luca Abbadati | Charlie Davoli

Nei mesi di giugno e luglio 2019 si tiene la terza edizione Talent Garden ArtWorks, il progetto espositivo di opere d’arte contemporanea all’interno degli spazi del coworking del campus del Talent Garden Poste Italiane. L’iniziativa è nata dalla collaborazione del Talent Garden e Arsity, startup innovativa del settore cultura con l’intento creare una occasione d’incontro tra arte, creatività e tecnologie digitali, valorizzando la natura del coworking come spazio di connessione e contaminazione.

La terza edizione presenta  una selezione di opere dei fotografi Luca Abbadati (Brescia, 1981) e Charlie Davoli (Singapore, 1976), il percorso espositivo intitolato Errare è curato MdmArt di Maria Vittoria Pinotti.

Errare ha un’ambivalenza semantica, indica chi vaga senza una meta, ma è anche allusivo all’inganno o semplicemente all’atto dello sbagliare, ed entrambi i fotografi ne fanno uso nelle rispettive declinazioni di ricerca. All’insegna di una fotografia errante che cattura luoghi e paesaggi architettonici per Abbadati, fatta di errori e paradossi visivi per Davoli.

Con un totale di trentuno opera fotografiche il percorso espositivo, pensato per gli spazi cooworking, intende allestire un ambiente ricco di stimoli immaginativi e fonte d’ispirazione, rivitalizzando l’immaginazione di tutti coloro che lavorano negli spazi del campus.

Luca Abbadati, Giugiaro, Await series, 2018, Fine Art Smooth Matte 100% Cotton Fibre su alluminio Dibond, 1/10, 80 x 120 cm

Luca Abbadati, Giugiaro, Await series, 2018, Fine Art Smooth Matte 100% Cotton Fibre su alluminio Dibond, 1/10, 80 x 120 cm

La produzione fotografica di Luca Abbadati è alla continua ricerca di un equilibrio compositivo dettato dalla forma e dal colore. Le sue opere presentano affinità con la fotografia italiana degli anni Ottanta riuniti sotto il nome di New Wave.Analogamente Abbadati ritrae un paesaggio privo di riferimenti precisi e assoluti, che ha come soggetto preponderante l’elemento architettonico. I suoi scatti sono descrittivi, oggettivi, volutamente impersonali in cui sono assenti soggetti umani.

La sua fotografia narrante di un paesaggio deserto si completa nei titoli che rivelano il suo personale rapporto con il reale. Ogni titolo è la somma di memorie inconsce e consce che lo conducono a scegliere determinate situazioni compositive.

Charlie Davoli vive la fotografia come un gioco tra l’artificio e la natura, tra l’io psicologico e l’io tecnologico. In questo rapporto dialettico, in cui sono create strutture, ambienti e situazioni sganciate dalle antiche leggi fisiche. Davoli ci restituisce un messaggio fotografico che affonda le sue radici nel fascino del profondo e del misterioso. Nato dalla sua capacità manipolativa della realtà e della sua vena narrativa, ne sono portatrici le sue figure anonime che diventano protagoniste di storie immaginative vicine all’irrealtà del mondo.

Charlie Davoli, If the rain is coming down heavily at X angle?, 2016, Stampa Fine-Art Epson k3 inkjet pigment su Hahnemühle Baryta 310 gsm, pannellato su supporto dibond, Edizione limitata 7 di VII, 60 x 60 cm

Charlie Davoli, If the rain is coming down heavily at X angle?, 2016, Stampa Fine-Art Epson k3 inkjet pigment su Hahnemühle Baryta 310 gsm, pannellato su supporto dibond, Edizione limitata 7 di VII, 60 x 60 cm

Luca Abbadati (Brescia, 1981) vive e lavora a Brescia. La sua formazione da architetto ha fortemente influenzato la sua produzione fotografica, i soggetti ritratti sono paesaggi e architetture. Considera la fotografia come un’estensione del proprio sguardo, i soggetti sono scelti dopo una prima mappatura eseguita su Google maps, poi si muove caricando i macchinari fotografici in bicicletta, così passeggiando scopre nuovi contesti ambientali da fotografare. Tra le mostre personali: Ordinare lo sguardo(2019) a cura di AnnaMaria Chiara Donini presso Palazzo Bertazzoli a Bagnolo Mella (Brescia). Partecipa alla No Photo Paratissima(2018) a Torino, nel cui contesto è tra i vincitori del premio Paratissima Talent Prize. Sempre nel 2018 espone alla mostra Qui l’Altrove(2018) presso il Mangione Art District di Palermo, tra le collettive: Tracce Invisibili(2018) presso Complesso Monumentale di San Gennaro all’Olmo di Napoli.

Charlie Davoli (Singapore, 1979) alter ego di Riccardo Schirinzivive e lavora a Casarano (Lecce). Intorno al 2012 inizia a scattare foto con l’Iphone ricreando situazioni visuali paradossali. Acquisisce così un proprio linguaggio fotografico la cui anima è nella sperimentazione, il dubbio e nel contrasto tra la realtà e l’irrealtà. Nel 2019 vince il Best 15 Prizedi Paratissima ed espone alla mostra Giovani artisti contemporaneipresso il Castello Visconteo Sforzesco di Novara. Nel contesto del Festival di Fotografia Europea di Reggio Emilia si tiene la mostra Retrospettive del Domani al Comò Space. Sempre nel 2018 partecipa alla collettiva DigitalArt Factory (2018) a Palazzo Velli di Roma e alla fiera ImageNation Paris rappresentato dalla Galerie Joseph Turenne.